Ma come è possibile comporre al tempo stesso l'opera e la sua critica? Quale scandalo porterebbe mai una simile audacia tra i "patres coscripti" dell'arte? Già li sento: "Non si può, non si può: l'arte è rinunzia". L'arte? E perché si deve fare dell'arte? Chi l'ha detto? Chi ha inventato questo fascino-spauracchio, questa parola piccola ed enorme, che ha posto in dissidio tra loro tutti gli uomini che l'hanno pronunziata? Io vorrei essere un genio, per dimostrare che si possono fare dei capolavori profondamente inartistici.